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GIRELLE AL FARRO MONOCOCCO, FETA ED ERBE AROMATICHE

Alla fine del vialetto che collegava la strada alla casa, crescevano spontaneamente delle rigogliose piante di timo, proprio vicino alla recinzione che divideva l’entrata verso il cortile da uno spazio verde dove si coltivavano alcuni alberi da frutto, delle piante di vite e nella parte più a est invece delle piante di cren, che ad ogni primavera spuntavano dal terreno a ricordarci la loro presenza.

Proprio tra le alti e forti foglie del cren le galline riponevano le loro uova, una ricerca continua tra le lussureggianti verdi fronde.
Con la radice veniva preparata una salsa di accompagnamento al bollito della domenica e subito dal momento in cui si svitava il tappo, gli occhi iniziavano a lacrimare, la nota piccante della radice regalava il meglio di sé, una leccornia per chi piaceva… a me no!

Oltre al timo, una robusta pianta di rosmarino faceva da bordura al vecchio pozzo, un albero di alloro divideva simbolicamente l’orto dal giardino, anzi direi una minuscola fetta di giardino.
Era decisamente molto più importate coltivare le verdure e fare scorte per l’inverno. In giardino a parte le rose necessarie per la giornata del Corpus Domini e due cipressi nient’altro.

Foglie di alloro e aghi di rosmarino erano indispensabili per la preparazione di ragù, brasati e spezzatini, fossero di manzo, di coniglio o di asino.
Il timo invece veniva essiccato al sole e poi riposto nei vasetti di vetro per la preparazione delle verdure.
Le piantine di basilico, invece, servivano prevalentemente per la produzione della passata di pomodoro dai primi giorni di agosto fino alla fine del mese stesso.

INGREDIENTI:

400 g di farina monococco (Molino Grassi);

100 g di semola rimacinata (Molini del Ponte);

300 g di acqua;

4 g di lievito di birra;

4-5 cucchiai di olio extravergine di oliva;

sale;

300 g di feta greca;

1 mazzetto di erbe aromatiche miste (erba pepe, origano, timo e basilico a foglia larga o napoletano);

1 spicchio d’aglio;

1 cipolla di Tropea piccola.

Procedimento:

Sciogliete il lievito di birra in un bicchiere con poca acqua.

Setacciate la farina e mettetela nella ciotola della vostra planetaria, aggiungete il lievito sciolto e l’acqua poco per volta, fino a farla assorbire tutta.

Aggiunte ora l’olio a filo e fatelo assorbire, per ultimo il sale.

Attenzione a non scaldare troppo l’impasto.

Oliate una terrina ed adagiate l’impasto.

Ogni 30 minuti per 3 volte date un giro di pieghe.

Coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio.

Sul piano infarinato stendete l’impasto ad uno spessore di 1 cm.

Lavate ed asciugate le erbe aromatiche e tritatele al coltello con lo spicchio d’aglio.

Mettete il trito in una ciotolina, aggiungete i 4-5 cucchiai di olio ed aggiustate di sale.

Distribuite ora il trito di erbe aromatiche sull’impasto steso, sbriciolate la feta ed arrotolate l’impasto stesso.

Tagliate a rondelle e trasferitele in una teglia rivestita con carta forno.

Se volete potete cospargere le rondelle con dei semi di sesamo e/o papavero.

Cuocete in forno già riscaldato a 220° fino a cottura.

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